Uno dei progetti di maggior rilievo ha portato alla creazione di un catalogo che ha raccolto lo storico degli inquinanti che originano difetti in corrispondenza della superficie dei prodotti finiti. L’inquinamento delle materie prime e dei prodotti ceramici, quali impasti e smalti, è una problematica che interessa molto da vicino le aziende ceramiche. La presenza di impurità presenti nello smalto, nell’impasto o sulla superficie di contatto tra i due, è spesso causa di difetti estetici sulla superficie dei prodotti finiti, come macchie di diverso colore e morfologia o settori ristretti caratterizzati da sollevamento e distacco dello smalto dal supporto ceramico. Queste tipologie di difetto possono rendere il prodotto invendibile, e sono difficilmente eliminabili a meno che non si risalga direttamente alla causa che le origina. Al fine di fornire assistenza tecnica alle aziende nell’interpretazione delle difettologie e nel tentativo di eliminarle, questo studio si propone l’obiettivo di elaborare una classifica dei difetti estetici sui prodotti ceramici tradizionali in relazione ai materiali inquinati che li hanno provocati. A tale scopo, nelle prove effettuate, si esegue una procedura esattamente opposta a quella che si verifica in produzione, inquinando forzatamente smalti, impasti e materie prime per poi analizzare e catalogare i difetti ottenuti.
Un testo è stato già pubblicato e tradotto in varie lingue. La ricerca è però ancora in corso di svolgimento, l’obiettivo è quello di incrementare l’elenco delle possibili fonti di inquinamento.
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