Controlli

Il Codice EER (compito dell’azienda con la consulenza FARM)
Il Codice EER (compito dell’azienda con la consulenza FARM)
Il Codice EER (compito dell’azienda con la consulenza FARM)

Il Codice EER (compito dell’azienda con la consulenza FARM)

Per la corretta classificazione di un rifiuto è indispensabile conoscere l’azienda ed i suoi processi produttivi: le materie prime utilizzate, le tecnologie adottate...
1. nel caso in cui non sia immediatamente nota la composizione del rifiuto che potrebbe rientrare tra quelli classificabili con codici speculari, il detentore/produttore, in quanto responsabile della gestione, deve fornire e definire le informazioni idonee a consentirgli di acquisire una conoscenza sufficiente di detta composizione e, in tal modo, di attribuire a tale rifiuto il codice EER appropriato;

2. i metodi per raccogliere le suddette informazioni a cui si è fatto riferimento sono i seguenti:
a. conoscenza del processo chimico o del processo di fabbricazione che ha generato il rifiuto, nonché delle relative sostanze in ingresso e intermedie;
b. conoscenza approfondita dei flussi di rifiuti gestiti nell’impianto di produzione, sfruttando eventualmente pareri di esperti;
c. acquisizione dal produttore originario della sostanza o dell'oggetto prima che questi diventino rifiuti, ad esempio schede di dati di sicurezza, etichette del prodotto o schede di prodotto;
d. acquisizione dal produttore originario di dettagliate informazioni in merito alla composizione chimico fisica dei rifiuti conferiti presso l’impianto di trattamento del detentore/produttore;

e. ricerca nelle banche dati disponibili, archivi, raccolta di report ed altro, inerenti le analisi dei rifiuti;
3. la valutazione delle eventuali caratteristiche di pericolo del rifiuto, richiamando l'Allegato III della direttiva 2008/98 e la decisione 2000/532 deve essere effettuata considerando il Regolamento n. 440/2008, il Regolamento (UE) N. 1357/2014 della Commissione, il Regolamento del Consiglio (UE) N. 2017/997, la Comunicazione della Commissione UE inerente gli Orientamenti tecnici sulla classificazione dei rifiuti (2018/C 124/01) e le Linee guida sulla classificazione dei rifiuti del SNPA del 27 novembre 2019 (delibera 61/2019).

Piano di campionamento e campionamento

Viene predisposto un PIANO DI CAMPIONAMENTO (MOD 030-b2) ed effettuato il campionamento secondo UNI EN 10802 (Metodo accreditato) per le diverse matrici (Rifiuti liquidi, Rifiuti solidi, Terreni, Sedimenti,…).

Il campionamento Rifiuti ed il Modulo di Accettazione

Il rifiuto, correttamente campionato, entra in laboratorio insieme al Modulo FARM di Accettazione Rifiuto (MOD 131) dove vengono sintetizzati i processi produttivi da cui ha origine il rifiuto ed i criteri di esclusione (materie prime pericolose utilizzate o meno nel processo produttivo).
In riferimento al campionamento e all'analisi chimica dei rifiuti, entrambi devono offrire garanzie di efficacia e di rappresentatività; il campionamento e le analisi, costituendo una delle possibili forme di acquisizione delle informazioni sulla composizione del rifiuto, hanno la funzione di consentire al detentore/produttore del rifiuto di conoscerne in maniera sufficiente la composizione per verificarne l'eventuale pericolosità.
I criteri di esclusione dichiarati dal produttore del rifiuto sono poi confermati con l’analisi.

Quali parametri controllare?

Un’analisi mirata e non generale e generica.

Individuazione della norma e dei parametri da controllare per la Classificazione dei rifiuti.
L’allegato 5 (art. 7 bis) del D.Lgs. 121 del 03/09/2020 stabilisce che, al fine di determinare l’ammissibilità dei rifiuti in ciascuna tipologia di discarica, il “PRODUTTORE” dei rifiuti che devono essere conferiti, deve obbligatoriamente effettuare la cosiddetta “CARATTERIZZAZIONE DI BASE” di ciascuna tipologia di rifiuto.
La caratterizzazione di base consiste nella determinazione delle caratteristiche dei rifiuti, realizzata con la raccolta di tutte le informazioni necessarie per uno smaltimento finale in condizioni di sicurezza.
Una corretta e motivata caratterizzazione di base porta alla riduzione dei costi di analisi.

Quali parametri controllare?
Analisi
Analisi
Analisi

Analisi

Analisi merceologica ai sensi del D.M. 27/09/2010, Allegato 1, punto 4;
Analisi CDR-CSS e controlli statistici (norma UNI EN 15359:2011);
Analisi di Biomasse (potere calorifico, cloro, metalli pesanti,….);
IRDP - Indice respirometrico dinamico potenziale (UNI 11184:2016);
PCB, Diossine e Furani, POP (Inquinanti organici persistenti);
Speciazione Metalli con DRX;
Test di cessione ed analisi degli eluati ai fini dell'ammissibilità in discarica ed a supporto dell'analisi sul tal quale per gli impianti di trattamento;
Analisi compost.