Analisi della Silice cristallina

Effetti sulla salute e cancerogenicità

Effetti sulla salute e cancerogenicità


L’inalazione di polveri contenenti silice cristallina può causare silicosi, tubercolosi polmonare, malattie respiratorie croniche ostruttive e cancro polmonare. La silicosi è la conseguenza della reazione del tessuto polmonare con le particelle di silice depositate nei polmoni che risulta nella formazione di tessuti cicatriziali;
La silicosi acuta si manifesta entro un periodo temporale che varia tra le poche settimane e i 5 anni dall’esposizione;
La silicosi accelerata è il risultato di esposizioni ad elevate dosi di silice cristallina e insorge tra i 5 ed i 10 anni dall’esposizione e può determinare il decesso entro dieci anni dall’insorgenza;
La silicosi cronica è la forma più comune di silicosi e si manifesta dopo dieci anni di esposizione a dosi ambientali di silice cristallina relativamente basse.

Proficiency Testing
Proficiency Testing

Proficiency Testing


Nel 2012 e nel 2014 la X-TECH ha partecipato con successo alla seconda edizione del Proficiency Testing per l'analisi XRD su Silice Libera Cristallina deposta su membrane filtranti, organizzato dalla CONTARP - INAIL (Consulenza Tecnica Accertamento Rischi e Prevenzione), un circuito di interconfronto tra 24 laboratori italiani. Dai risultati che ci sono stati consegnati dall'Inail insieme all'attestato di partecipazione, è emerso un livello di affidabilità delle misure da noi fornite molto soddisfacente. 

Campionamento: la scelta dei filtri

Campionamento: la scelta dei filtri

Orientamenti per l’uso dei filtri a membrana per il monitoraggio ambientale

In generale i filtri sono classificati in filtri fibrosi, filtri a membrana porosa (o microporosa), filtri a membrana perforata e filtri a letto granulare;
Per lo scopo della determinazione della SC, che implica sia l’analisi gravimetrica che l’analisi diffrattometrica, specifica importanza rivestono i filtri del tipo a membrana porosa;
Relativamente alle dimensioni da impiegare, l’uso di membrane da 37 mm produce un campione di polvere distribuito su di una superficie eccessivamente larga rispetto all’apertura del fascio di raggi X e questo è il motivo del trasferimento del campione sulla membrana da 25 mm indicato nel metodo NIOSH.

Campionamento: la frazione respirabile

Campionamento: la frazione respirabile

Sistemi di prelievo della frazione respirabile

I campionatori per la frazione respirabile sono composti di due stadi. Il primo (preselettore) simula le vie respiratorie superiori a seconda della curva di penetrazione adottata, il secondo (filtro) cattura tutto ciò che penetra oltre il primo stadio e rappresenta la frazione di particelle che entra nelle zone alveolari. Il sistema preselettore più utilizzato per il campionamento di aerosol respirabile è basato sul funzionamento del ciclone;
(Norme di riferimento: UNI EN 481, UNI EN 482, UNI EN 689);
Pur se la norma UNI 689 prevede la possibilità di misurazioni in punti fissi, va comunque detto che i campioni prelevati per quanto possibile all’altezza delle vie respiratorie con dispositivi di campionamento personali applicati al corpo degli addetti sono maggiormente rappresentativi;
Ai fini dell’individuazione degli addetti per le misurazioni di esposizione, l’approccio consigliato è quello di suddividere l’insieme del personale esposto in gruppi omogenei rispetto all’esposizione (GOE).

Tecniche analitiche DRX

Tecniche analitiche DRX

Tecniche analitiche per il dosaggio della SLC su filtro

Per la determinazione dell’esposizione professionale alla SLC aerodispersa sono sostanzialmente applicate due tecniche analitiche: spettrometria infrarossa a trasformata di Fourier (IRTF) e diffrattometria dei raggi X (DRX);
Per entrambe esistono e sono applicate numerose metodiche messe a punto e validate da autorevoli organismi internazionali. Tuttavia la DRX, basata sulla risposta delle fasi cristalline all’irraggiamento con raggi X, è la tecnica più affidabile e quella attualmente più utilizzata in Italia per la determinazione della SLC su filtri.